Il colloquio conoscitivo come affrontarlo con successo

da | 10 Apr 2024 | Ricerca del lavoro, Il colloquio

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Il colloquio conoscitivo è la fase iniziale cui un aspirante deve sottoporsi quando un’organizzazione dimostra interesse nei suoi confronti. È un momento cruciale, durante il quale si comincia a stabilire una percezione reciproca, cercando di valutare la possibilità di iniziare un cammino professionale insieme.

che cosa è il colloquio conoscitivo

Cosa significa esattamente un colloquio conoscitivo

Un colloquio conoscitivo è un tipo di colloquio di lavoro o di selezione in cui l’obiettivo principale è quello di conoscere meglio il candidato, le sue competenze, la sua personalità e le sue motivazioni, piuttosto che valutarlo in base alle sue esperienze lavorative o alle sue abilità tecniche, attraverso delle domande mirate, cercano di raccogliere qualche informazione in più rispetto a quelle contenute nel curriculum vitae, mentre il candidato prova ad approfondire ulteriormente i contenuti della job description dell’offerta di lavoro per la quale ci si sta candidando.

Essendo uno dei primissimi step nel percorso di recruiting di un’azienda, un colloquio conoscitivo non entra nel merito tecnico del posto di lavoro offerto e non prevede alcun tipo di assessment e test attitudinali.

In questo articolo, quindi esploreremo in dettaglio come si svolge un colloquio conoscitivo di lavoro, fornendo suggerimenti su come affrontarlo con successo.

Cosa si fa in un colloquio conoscitivo

In un colloquio conoscitivo di lavoro si crea l’opportunità da parte dei datori di lavoro di valutare non solo le competenze tecniche di un candidato, ma anche la sua personalità, il suo atteggiamento e la sua idoneità culturale per l’azienda, mentre dall’altro lato, permette al candidato di conoscere meglio l’azienda, i suoi valori e la sua cultura aziendale. 

È importante sottolineare che il candidato non dovrebbe semplicemente ripetere ciò che è già presente nel proprio CV, dato che è presumibile che i reclutatori lo abbiano già esaminato. Ciò che viene valutato è la capacità del candidato di comunicare in modo chiaro, la consapevolezza di sé e la capacità di gestire il colloquio con sicurezza.

Come prepararsi ad un colloquio conoscitivo?

Anche se non si tratta ancora di un colloquio tecnico focalizzato sulle competenze professionali (le cosiddette hard skills), è importante prepararsi bene e essere pronti ad affrontare varie situazioni e a rispondere a diverse domande.

Pertanto, ogni dettaglio deve essere curato al meglio e una buona preparazione a casa può essere fondamentale per fare una buona impressione e aumentare le possibilità di essere selezionati per un ulteriore colloquio.

L’errore da evitare è quello di sottovalutare questo appuntamento e pensare di poter improvvisare, ecco di seguito forniti alcuni consigli per evitare questa eventualità.

Preparazione a casa

Prepararsi a casa alle domande di un colloquio esplorativo significa soprattutto essere in grado di parlare di sé con sicurezza. Un esercizio comune è quello di esercitarsi a rispondere alla domanda: “Mi parli di lei e di cosa ha fatto”.

Non si tratta di essere egocentrici, ma di identificare e esporre gli aspetti della propria personalità che potrebbero interessare l’azienda alla quale ci si candida.

Per acquisire fluentezza e sicurezza, può essere utile chiedere l’aiuto di un amico per simulare un colloquio o esercitarsi davanti a uno specchio.

Un altro aspetto importante è dimostrare di essere proattivi ed entusiasti dell’opportunità che si sta ricevendo. Uno dei modi più efficaci per farlo è raccogliere il maggior numero possibile di informazioni sull’azienda per cui ci si candida prima del colloquio di lavoro. Inoltre molto importante è conoscere l’interlocutore, infatti il 90% dei casi, se sei fortunato, ti verrà comunicato chi sarà la persona che ti interrogherà e deciderà se darti una possibilità lavorativa all’interno della tua azienda.

Non c’è modo migliore per dimostrare di essere realmente interessati a far parte di un’organizzazione se non dimostrare di conoscere tutti gli aspetti della sua realtà: dalla cultura aziendale, passando per la vision e la missione d’impresa. Puoi ricercare tutto sul sito aziendale.

Gestione dell’ansia

È normale provare ansia prima o durante un colloquio, tuttavia, è importante gestirla al meglio per evitare che influenzi le proprie prestazioni.

Una tecnica molto efficace in questo senso è concentrarsi sulla respirazione diaframmatica, rilassando i muscoli addominali. Attraverso respiri profondi consecutivi, è possibile ritrovare la calma e la presenza necessarie per affrontare il colloquio.

Prima dell’incontro con il reclutatore, può essere utile ridurre la tensione dedicandosi alla routine. Ad esempio, pianificando il percorso migliore per arrivare al colloquio, impostando la sveglia o preparando i vestiti.

Abbigliamento 

Come vestirsi per un colloquio di lavoro, anche questo è un aspetto da non trascurare in vista di un colloquio. Contribuisce infatti a fornire una buona prima impressione e rappresenta il biglietto da visita più immediato al momento dell’incontro.

Per non sfigurare, è possibile consultare la sezione “Chi siamo” del sito web dell’azienda, che di solito presenta il team di lavoro, per capire se è richiesto un abbigliamento più informale o elegante, eccentrico o più sobrio.

Da non sottovalutare anche l’aspetto e l’igiene personale quindi, tre cose da fare prima di presentarsi al colloquio:

  • dare una bella sistemata ai capelli
  • sistemare barba/baffi se se un uomo
  • curare l’alito, non usare gomme da masticare, le mentine sono più apprezzate

In ogni caso, l’aspetto più importante è creare un equilibrio fra il sentirsi a proprio agio il giorno del colloquio, rispettando al tempo stesso l’ambiente nel quale ci si impatterà.

Domande frequenti in un colloquio conoscitivo

Come già accennato, l’obiettivo dei selezionatori in un colloquio conoscitivo è raccogliere informazioni sulla personalità, le attitudini e la consapevolezza dei propri mezzi del candidato. A tale scopo, di seguito riportiamo un elenco delle domande più frequenti che i reclutatori potrebbero porre durante un colloquio esplorativo:

Mi parli di lei – troppo spesso vediamo candidati smarrirsi dopo questa semplice domanda, preparate un bel discorsetto convincente e fate trasudare passione quando parlate del vostro percorso di vita. 

– Quali sono i suoi punti di forza e debolezza? – E’ importante rispondere a questa domanda in modo onesto, riflettendo su quali sono realmente i vostri punti di forza e su dove si potrebbe migliorare.

Ecco quindi un esempio di risposta:

Punti di forza:
“…I miei punti di forza includono la capacità di lavorare bene in team e di collaborare efficacemente con i colleghi per raggiungere gli obiettivi comuni. Sono anche molto organizzato e attento ai dettagli, il che mi consente di gestire progetti complessi in modo efficiente. Inoltre, ho dimostrato di essere un buon comunicatore, in grado di esprimere le mie idee in modo chiaro e persuasivo…”

Debolezze:
“…Per quanto riguarda i miei punti di debolezza, ho notato che talvolta posso essere troppo critico nei confronti del mio lavoro, tendendo a essere troppo esigente con me stesso. Tuttavia, ho imparato a bilanciare questa tendenza cercando di concentrarmi maggiormente sui risultati positivi e sull’apprendimento dagli errori. Inoltre, sto lavorando per migliorare le mie capacità di gestione dello stress in situazioni ad alta pressione, attraverso tecniche di gestione del tempo e del lavoro più efficaci…”

È importante mostrare consapevolezza delle proprie capacità e aree di miglioramento, evidenziando al contempo l’impegno nel lavorare su queste ultime.

– Perché dovremmo assumere proprio lei? – Rispondere a questa domanda richiede di mettere in evidenza le qualità distintive e come queste possono contribuire al successo dell’azienda.

Ecco un esempio di risposta:

“Penso che dovreste assumere me perché sono appassionato del settore e motivato a contribuire al successo dell’azienda. Ho una solida esperienza nel campo [specificare il settore o l’area di competenza] e ho dimostrato di essere in grado di ottenere risultati tangibili. La mia attitudine proattiva e la capacità di adattarmi rapidamente a nuove sfide mi consentono di affrontare con successo i compiti assegnati. Inoltre, il mio approccio orientato ai risultati e la mia capacità di lavorare in team mi consentono di collaborare efficacemente con i colleghi per raggiungere gli obiettivi comuni. Sono convinto che con la mia dedizione e le mie competenze, posso apportare un valore significativo all’azienda e contribuire al suo successo continuo.”

– Per quale motivo vorrebbe lavorare per noi?

Ecco un esempio di risposta a questa domanda:

“Mi piacerebbe lavorare per la vostra azienda perché ammiro la vostra reputazione nel settore [specificare il settore] e l’approccio innovativo che adottate nei vostri prodotti/servizi. Ho fatto delle ricerche approfondite sull’azienda e sono rimasto impressionato dalla vostra cultura aziendale, dai valori che promuovete e dall’attenzione che date allo sviluppo professionale dei dipendenti. Sono entusiasta all’idea di contribuire al vostro team e di collaborare con persone motivate e competenti. Inoltre, sono attratto dalle opportunità di crescita e di sviluppo professionale che vedo qui, e credo che lavorare per la vostra azienda mi offrirebbe una piattaforma ideale per realizzare le mie ambizioni di carriera e mettere in pratica le mie competenze. Sono sicuro che potrei fare una differenza positiva e contribuire al vostro successo aziendale.”

Quanto dura un colloquio conoscitivo e come si articola?

Un colloquio di lavoro di solito si articola in tre fasi:

– Una fase di apertura.

– La parte centrale

– La fase di chiusura e saluto

Di solito, la durata di un colloquio conoscitivo varia da un minimo di 20 a un massimo di 45 minuti.

Spesso ci si concentra maggiormente sull’approccio al colloquio e sulla sua fase centrale, tuttavia è importante considerare anche come viene concluso, poiché rappresenta l’ultima impressione che si lascia al selezionatore, la quale rimane più nitida nella sua memoria.

Un modo efficace per concludere il colloquio potrebbe essere quello di fare domande, dimostrando interesse e proattività verso la posizione per cui ci si candida. L’entusiasmo e la curiosità sono apprezzati dalle aziende.

Anche la scelta delle parole per congedarsi richiede attenzione: è fondamentale mostrarsi cordiali, positivi e determinati (“è stato un incontro interessante”, “grazie per il tempo dedicatomi”). D’altro canto, è bene evitare espressioni che possano trasmettere incertezza o debolezza (“Spero di avervi impressionato”, “Attendo vostro riscontro”).

Ogni fase del colloquio va ponderata attentamente, poiché anche un piccolo dettaglio trascurabile potrebbe influenzare l’esito finale. Pertanto, è importante minimizzare il margine di imprevisti e controllare ciò che è sotto il proprio controllo.

Cosa si dice alla fine di un colloquio?

Alla conclusione di un colloquio, è consueto esprimere gratitudine per l’opportunità e l’interesse dimostrato. Si può ringraziare il selezionatore per il tempo dedicato e per l’occasione di incontrarsi. Inoltre, è opportuno confermare il proprio interesse per la posizione e l’azienda, mostrando entusiasmo e disponibilità a ulteriori fasi del processo di selezione, se del caso.

Il Follow-up

Se non hai ricevuto alcuna risposta entro il termine stabilito, non esitare a contattare il reclutatore per chiedere un aggiornamento sullo stato del processo di selezione.

Conclusione

Il colloquio conoscitivo di lavoro è un’opportunità preziosa per entrambe le parti coinvolte. Per affrontarlo con successo, è fondamentale prepararsi adeguatamente, comunicare in modo efficace e mantenere un atteggiamento positivo. Seguendo i suggerimenti e le linee guida fornite in questo articolo, sarai in grado di fare un’ottima impressione e aumentare le tue possibilità di ottenere il lavoro desiderato.

Buona fortuna!

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