Il colloquio di lavoro come funziona

da | 16 Feb 2024 | Il colloquio, Ricerca del lavoro

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E’ capitato a tutti di dover sostenere il colloquio di lavoro, e a tutti è sorta la domanda caricata di angoscia più ovvia, e cioè come prepararsi, come affrontare il colloquio di lavoro.

Anche io nei miei primi anni post laurea, ho affrontato colloqui di lavoro ponendomi la domanda sul come prepararsi ad un colloquio di lavoro, e a questa domanda vivevo la risposta con un misto fra angoscia, insicurezza ma insieme spavalderia e voglia di fare, insomma una serie di sensazioni che avrebbero potuto incidere in maniera positiva o negativa sull’esito del mio colloquio di lavoro.

Non esiste un vademecum in materia, e neanche sul curriculum vitae (almeno fino a quando non l’abbiamo scritto noi di Project Lavoro 😀 ), ma sicuramente posso suggerirvi alcune dritte, anche in base alla mia esperienza di recruiter e responsabile delle risorse umane su come vivere e affrontare al meglio questa importantissima fase per il tuo futuro.

Prima di andare ad elencare i tre punti da noi considerati vitali, e assolutamente da considerare quando si va a sostenere un colloquio, andiamo a spiegare cosa è il colloquio di lavoro, in sé è una domanda che può sembrare banale, ma forse non tutti sanno realmente il significato e perché è usato nella nostra società. 

Che cosa è il colloquio di lavoro 

Il colloquio di lavoro è un incontro tra un datore di lavoro e un potenziale candidato per discutere delle competenze, dell’esperienza lavorativa, delle motivazioni e della compatibilità per una posizione lavorativa specifica.

Solitamente, è un’opportunità per entrambe le parti di valutare se c’è un adattamento reciproco tra le esigenze del ruolo e le capacità del candidato.

Durante il colloquio, possono essere affrontati argomenti come il background professionale, le qualifiche, le aspettative salariali e altri dettagli pertinenti alla posizione offerta.

In sostanza, il colloquio di lavoro è un passo cruciale nel processo di selezione del personale, dove sia il datore di lavoro che il candidato cercano di determinare se ci sia una corrispondenza tra le esigenze lavorative e le capacità del candidato.

affrontare un colloquio di lavoro

Come iniziare il colloquio di lavoro 

Per iniziare il colloquio, è importante stabilire un’atmosfera accogliente e professionale. Di solito, il datore di lavoro o il responsabile delle assunzioni dà il benvenuto al candidato e ringrazia per aver accettato l’invito al colloquio.

Possono poi introdurre brevemente se stessi e il team presente, fornendo un contesto sulle attività dell’azienda e sull’opportunità lavorativa.

Successivamente, è comune chiedere al candidato di parlare un po’ di sé, delle proprie esperienze e delle motivazioni che lo hanno portato a candidarsi per quella posizione.

Questo approccio permette di stabilire un dialogo aperto e di iniziare a conoscere meglio il candidato. In generale, l’importante è creare un ambiente confortevole e comunicativo per favorire un colloquio efficace e produttivo.

Quanto dura un colloquio di lavoro

La durata di un colloquio di lavoro può variare in base a diversi fattori, come il livello del ruolo, la complessità della posizione e il tipo di domande poste durante l’incontro.

In generale, un colloquio di lavoro può durare dai 30 minuti a diverse ore. I colloqui per ruoli di livello base tendono ad essere più brevi, solitamente intorno ai 30-60 minuti, mentre quelli per posizioni più senior o complesse possono protrarsi per diverse ore, talvolta anche in più sessioni.

In alcuni casi, potrebbero essere programmati più colloqui successivi o test di valutazione per completare il processo di selezione. Tuttavia, è importante che sia il datore di lavoro che il candidato rispettino il tempo previsto per l’incontro e mantengano un ritmo adeguato per coprire gli argomenti chiave in modo esaustivo.

Ed ora veniamo ai tre punti da noi considerati vitali per riuscire ad arrivare al colloquio di lavoro con delle carte in più rispetto a quelle di un altro, sono tutti particolari che vi possono sembrare banali, ma così non sono, infatti sono tenuti molto in considerazione dall’esaminatore che vi osserverà sempre con molta attenzione, anche se voi non ve ne accorgete.

Come fare un colloquio efficace?

Per condurre un colloquio efficace, è importante come dicevamo seguire alcuni punti chiave sia prima che dopo il colloquio stesso, sia da parte del candidato che dell’intervistatore:

Vediamo quindi di rispondere secondo i due punti di vista 

Dal punto di vista dell’intervistatore 

Ecco in sintesi gli elementi fondamentali che un intervistatore dovrebbe tenere conto per impostare un ottimo colloquio 

1. Preparazione: Prima del colloquio, sia il datore di lavoro che il candidato dovrebbero prepararsi adeguatamente. Questo include la comprensione del ruolo, la revisione del curriculum del candidato e la preparazione di domande pertinenti.

2. Creare un ambiente confortevole: Sia il datore di lavoro che il candidato dovrebbero lavorare per creare un’atmosfera rilassata e accogliente. Questo aiuta a ridurre lo stress e favorisce una comunicazione aperta.

3. Ascolto attivo: Durante il colloquio, è essenziale praticare l’ascolto attivo. Ciò significa prestare attenzione alle risposte del candidato, porre domande di follow-up e dimostrare interesse genuino per le sue esperienze e competenze.

4. Fornire informazioni chiare: Il datore di lavoro dovrebbe essere chiaro riguardo alla posizione, alle responsabilità e alle aspettative del ruolo. Questo aiuta il candidato a valutare se sia adatto per la posizione.

5. Porre domande pertinenti: Le domande dovrebbero essere pertinenti al ruolo e progettate per valutare le competenze e l’adattabilità del candidato. Evitare domande vaghe o discriminanti.

6. Comunicazione efficace: Utilizzare un linguaggio chiaro e diretto durante il colloquio. Sia il datore di lavoro che il candidato dovrebbero essere in grado di comunicare in modo efficace le proprie idee e aspettative.

7. Feedback costruttivo: Alla fine del colloquio, sia il datore di lavoro che il candidato possono fornire feedback costruttivo sull’incontro. Questo può essere utile per identificare punti di forza e aree di miglioramento.

Seguendo queste linee guida, è possibile condurre un colloquio efficace che sia utile sia per il datore di lavoro che per il candidato.

Dal punto di vista del candidato 

1. Impara a conoscere il tuo interlocutore

Molto di frequente puoi venire prima a conoscenza del nome della persona, referente dell’azienda, che seguirà il colloquio con te, se non riesci a saperlo tramite altre vie, chiedilo tranquillamente alla segreteria dell’Azienda che ti ha convocato, è un tuo diritto saperlo per cui non temere.

Perché devi sapere il nome della persona che condurrà il colloquio con te? Semplicemente perché è importantissimo per l’esito positivo del colloquio, in quanto conoscere il suo profilo ti consentirà di massima di destreggiarti fra una domanda e l’altra.

Ricordo diversi anni fa (circa forse 25) affrontai uno dei miei primi colloqui per un ente di formazione professionale, per il quale poi rifiutai il posto per andare in un altro ente molto più solido, dunque quello che mi capitò fu quello di andare per curiosità sul sito dell’azienda, forse non lo definirei tale perché a quell’epoca c’erano della pagine web striminzite e con solo le notizie essenziali, comunque vi era sufficientemente notizia per darmi un idea generica di quello che il mio interlocutore era, gli studi che aveva fatto ed alcune passioni, questo mi permise di dare una risposta azzeccata ad una sua domanda, a tal punto che posso dirlo con certezza, da quel momento il colloquio prese una piega del tutto favorevole a me.

Certo non tutti i siti web allora erano così ricchi di notizie e io fui davvero fortunata, ma posso dire che oggi siamo ancora più fortunati, grazie ai social che, come sai possono fornire tantissime informazioni su di una persona – vedi Facebook e tanti altri .

Riassumendo questo primo punto: 

Vai sui profili social in particolare Linkedin e Facebook della persona in questione, e carpisci le sue attitudini, le sue esperienze, le sue passioni, le sue tendenze politiche e i suoi interessi, insomma tutto quello che può servirti ad evitare gaffe e soprattutto aiutarti a portare alla prima occasione l’acqua al tuo mulino.

2. Impara a vestirti adeguatamente

Può sembrarti strana questa dissertazione su questo argomento, ma sappi che l’abbigliamento è un qualcosa che sbaglia diciamo quasi il 50% delle persone che si presentano a colloqui.

Certo non occorre essere degli stilisti per capire che non vi si può presentare ad un colloquio con camice inadatte né con pantaloncini, eppure se non ci credete, vi dico che è quello che è capitato di vedere a me quando esaminavo ipotetici candidati, per entrare nelle nostre attività formative, e anche nella nostra azienda.

Vestirsi adeguatamente è basilare, anche perché il primo impatto è fondamentale, se sbagli quello, parti già con il piede sbagliato e credimi difficilmente la gente cambia la propria opinione quando il primo approccio è pessimo.

Quindi come organizzarsi?

1. Vai dal parrucchiere, se vuoi o dal barbiere se sei uomo, qui in questo secondo caso sistemati anche la barba.

2. Non presentarti con gomme da masticare in bocca, sono deleterie e assolutamente poco idonee a sostenere un colloquio, pensate se iniziate a parlare ed improvvisamente vi scappa da bocca..noooo!!!! se proprio avete difficoltà con la saliva le mentine sono un ottima soluzione.

3. Veniamo all’abbigliamento, dunque da chiarire è che; presentarsi in abito impostato non è certamente una garanzia di successo questo è ovvio, ma in determinate situazioni può essere un buon biglietto di presentazione.

Il punto è uno, se cerchi di capire, come già scritto prima, attraverso i social o il sito internet aziendale quale è l’impostazione dell’azienda, sei già avvantaggiato, quindi è un ambiente giovanile? Casual? è un ambiente serioso? un po’ impostato? ecco regolati in base alla percezione che ricevi e non sbaglierai.

Se non riesci a percepire ciò, allora ascolta questo mio consiglio e cioè vestiti in maniera semplicemente equilibrata né troppo formale, né troppo casual.

4. Non farti accompagnare dalla mamma, dal papà o da un amico, vai tu solo perché ciò alla vista di chi ti vede, non è un buon inizio e dice di te molte cose.

3. Atteggiamento da impostare

Questo direi che è il punto davvero più importante sul quale soffermarsi, per affrontare un colloquio di lavoro. Analizziamo insieme 4 importantissimi punti da tenere presente:

Puntualità

Come prima cosa ti direi di essere assolutamente puntuale, è importantissimo per dare di te un ottima prima presentazione. Quindi se lo ritieni necessario studia prima bene il percorso che devi fare per arrivare al colloquio, calcola i mezzi pubblici da prendere o se vai in auto controlla se in zona è facile trovare parcheggio, ci sono tante App che possono tornarti utile mi viene in mente Street View che uso molto spesso e che trovo pratica ed immediata.

Attenzione alla sala d’attesa

Ti starai chiedendo come mai ti faccio notare la questione della sala d’attesa, il motivo è questo ed è, che devi sapere che potrebbero esserci delle telecamere di sicurezza o potresti trovarti difronte ad una persona che alloca in reception, e che potrebbe osservare e riferire tutti i tuoi movimenti, potrebbe essere messo lì apposta o essere stato istruito a far questo prima della tua venuta.

Questo viene fatto molto spesso per avere prime impressioni di te, e vedere in assenza di tensioni come ti comporti, quindi occhio e :

1. Non guardare l’orologio in modalità nervosa non è bene essere impazienti e quindi darlo a vedere. 2. Non sbuffare in continuazione, non alzarti per chiedere alla persona della reception :” ci vuole ancora tempo?” o simili.

Entusiasmo e positività 

Presentati ricco di energia, entusiasmo e positività, quando entri nella stanza arriva con una certa energia e con la stessa dirigiti (con il sorriso sulle labbra) verso il tuo interlocutore, stringendogli la mano in maniera sostenuta ed energica, credimi quelle mano mosce che ogni tanto mi sono trovata a stringere mi dicono già tutto di quello che sei da subito e non depone per niente bene!

I segnali non verbali

I segnali del corpo, se corretti, sono pura energia che tu devi trasmettere a chi hai difronte:

1. stretta di mano potente ( già detto ma va ripetuto qui)

2. prendi posto solo dopo che le persone o la persona in sala con te lo avranno fatto

3. silenzia il tuo smartphone per carità, non vorrai essere interrotto o interrompere il discorso del tuo interlocutore con lo squillo del tuo cellulare spero!

4. siediti in maniera composta, questo significa per esempio sia per l’uomo che per la donna di evitare di accavallare le gambe.

5. Non giocherellare con oggetti alla tua portata, tipo anelli o penne o altri oggetti davanti a te, questo è negativo perché trasmette nervosismo e insicurezza.

Conclusione

Se ti interessa sapere come rispondere alle domande che sicuramente riceverai dal tuo interlocutore al colloquio di lavoro, puoi approfondirlo nella guida che abbiamo scritto specificamente Come affrontare il colloquio di lavoro , dove troverai tanti suggerimenti e informazioni importanti alle quali difficilmente diamo peso.

Sai come affrontare il colloquio di lavoro

Sai come impostare un cv infografico

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